Ancora miasmi a Villa Spada e dintorni: il clou delle esalazioni nauseabonde è stato registrato dai residenti nella giornata di domenica scorsa quando, sin dal mattino, la zona limitrofa al TMB di via Salaria ha avvertito il solito fetore tanto forte da provocare la nausea. Eppure per la chiusura dell’impianto, che comunque resterà a disposizione per eventuali emergenze nell’anno giubilare, sembra solo questione di giorni.
Oltrepassata la data, più che altro simbolica, del 31 dicembre 2015 sembra proprio, almeno così ha assicurato il presidente di AMA, Daniele Fortini, che la Municipalizzata e il Commissario Tronca stiano lavorando per “realizzare gli indirizzi” sulla riconversione della struttura. Un risultato, con lo stop almeno al trattamento dell’umido, che per quel quadrante, per anni impegnato in estenuanti battaglie, sarebbe davvero storico.
“Sono fiducioso che l’impianto chiuderà presto. Lo sono perchè conosco ogni singola azione compiuta in questi cinque anni per arrivare a questo risultato. Il merito è di quei combattivi cittadini e del comitato Villa Spada, che non si sono mai arresi. Sono stati capaci di trasformare la loro battaglia, in quella di un intero territorio. In pochi anni la chiusura del Tmb è entrata nei programmi elettorali di tutte le forze politiche. Dall’essere in pochi a sentire la puzza, sono diventati molti e alla fine tutti” – ha commentato il consigliere del PD in Municipio III, Riccardo Corbucci, da sempre in prima linea per la delocalizzazione del TMB.
L’Assessore alla Partecipazione di Piazza Sempione ha poi ripercorso brevemente le tappe fondamentali che faranno sì che Villa Spada venga liberata “da un vero e proprio mostro“: dall’unità d’intenti delle forze politiche del Municipio fino all’atto dell’ex Sindaco di Roma, Ignazio Marino, “l’unico atto ufficiale approvato dalla Giunta del Comune di Roma per la chiusura dell’impianto TMB di via Salaria. Chi c’era prima in Campidoglio – rammenta Corbucci – aveva fatto spallucce“.
Così mentre, almeno a livello politico, regna una certa fiducia sull’imminente chiusura del TMB ci si interroga intanto sul futuro di quella struttura: Piazza Sempione, con un atto del febbraio 2014 aveva chiesto che li venissero realizzati uffici o parcheggi. Una posizione che però ad oggi sembra piuttosto debole con l’ipotesi di veder trattati dentro al 981 plastica, alluminio o cartoni da pressare.
“Qualsiasi soluzione di riconversione dell’impianto che non tenga in considerazione la buona qualità della vita dei cittadini non potrà essere accettata, così come qualsiasi soluzione che preveda ancora il conferimento di rifiuti organici nella struttura” – hanno fatto sapere però, nelle parole del commissario PD in Terzo Paolo Coppola, i Democratici montesacrini.
Una posizione ribadita e sottolineata anche dallo stesso Corbucci: “La chiusura dell’impianto TMB è soltanto il primo passo della nostra battaglia. Subito dopo inizierà quella per scegliere, insieme ai cittadini e soltanto con il loro accordo, quale sarà il futuro della struttura di via Salaria. La posizione democratica è chiara. Lo è adesso e lo sarà in futuro. Niente che possa dare fastidio alla salute e alla qualità della vita dei cittadini“.