Il ponte di collegamento tra Villa Spada e Fidene è ancora chiuso. Un’opera che il territorio attende da tempo e che i residenti di quel quadrante pensavano di poter avere a disposizione già dal 15 ottobre, giorno indicato inizialmente per l’apertura con tanto di countdown apposto sul cantiere da Ignazio Marino per avere la certezza dei tempi. L’apertura però è slittata: da rivedere infatti parte della viabilità per liberare gli abitanti di via Incisa in Val d’Arno dagli ingorghi sotto le finestre.
Slittata però anche la seconda apertura annunciata: quella prevista dopo 36 ore, come annunciato dall’ex Assessore ai Lavori Pubblici di Roma Capitale, Maurizio Pucci dopo il sopralluogo. Per molti un’inaugurazione “farsa”, del Sindaco Marino che sarebbe poi decaduto dopo tre giorni.
A mancare però sono segnaletica e illuminazione pubblica. Fatta la prima per la seconda le tempistiche si sono rivelate ben più lunghe del previsto con le opposizioni, dal centrodestra al M5s, ad accusare Piazza Sempione di essersi dimenticata di fare nei tempi la richiesta ad ACEA.
Così ad oggi, a due mesi dall’apertura promessa, il ponte di collegamento tra Villa Spada e Fidene, unite ora da un senso unico alternato su un cavalcaferrovia che, aperto quello nuovo, diverrà ciclopedonale, è ancora serrato da inferriate e nastri dei lavori in corso.
Ed in effetti nel cantiere l’impegno prosegue. “ACEA ha consegnato i materiali e gli addetti stanno montando i pali dell’illuminazione” – ha detto l’Assessore ai Lavori Pubblci del Municipio III, Fabio Dionisi, sottolineando come nel frattempo siano in stato di completamento pure le opere collaterali.
Sulla data di apertura tuttavia non v’è notizia sicura: l’unica certezza è che il ponte non sarà uno dei “doni” (4.13 milioni di euro l’investimento della collettività) che i romani potranno “scartare” a Natale.
Forse però, ed è una speranza per tutti noi, l’opera pienamente fruibile potrebbe essere la prima grande novità del 2016.