giovedì , 25 Aprile 2024

Rifiuti: “Marino, la puzza portala al tuo paese”

Rifiuti: "Marino, la puzza portala al tuo paese"A Roma l’ennesima protesta dei cittadini di Villa Spada contro l’impianto di trattamento meccanico biologico dell’Ama ha mandato in tilt il traffico su via Salaria.

In almeno una cinquantina, tra comitati, associazioni e singoli abitanti del quartiere della periferia nord di Roma, si sono mobilitati oggi pomeriggio per manifestare il loro dissenso contro i miasmi “sempre piú nauseabondi” provenienti dalla struttura, attraversando avanti e indietro il tratto della Salaria proprio davanti ai cancelli.

Bloccando e costringendo in fila auto e bus, con anche un momento di tensione tra un manifestante e un automobilista, che dopo un colorito scambio di parole solo per l’intervento degli altri cittadini in protesta non sono arrivati alle mani. Anche un camion dell’Ama è stato bloccato all’ingresso dello stabilimento, con l’autista che ha faticato non poco per entrare.

Tra le note di colore, un ‘uomo sandwich’ che indossava un cartello indirizzato al sindaco: ‘Marino il genovese, la puzza portatela al tuo paese‘. Dopo circa un’ora, e l’intervento delle forze dell’ordine, i manifestanti hanno lasciato (“Spontaneamente”, precisano) il presidio.

L’impianto di via Salaria 981 ha lo scopo di separare la frazione secca dei rifiuti indifferenziati da quella umida, con la parte secca che viene trasformata in cdr (combustibile derivante da rifiuti), destinato al recupero energetico in impianti di termovalorizzazione, e la parte umida trattata per essere trasformata in fos, materiale organico stabilizzato, e scarti. La municipalizzata ha fatto sapere nei giorni scorsi dell’avvio di una serie di interventi, specialmente ad agosto, con l’obiettivo di limitare l’impatto olfattivo del lavoro di trattamento.

I cittadini, però, non ne vogliono sapere: l’impianto, hanno spiegato, “è situato a 50 metri dalla prima casa e 150 da un asilo nido. Da tre lunghi anni chiediamo alle istituzioni di mettere fine ai miasmi che invadono Villa Spada, i quartieri limitrofi e non solo. Cattivi odori che variano di intensità a seconda delle stagioni, delle condizioni meteorologiche, delle ore e della quantità di rifiuti lavorati“. E non solo, perché gli abitanti della zona ora temono anche un rischio sanitario: “I miasmi che causano disagi e malesseri, come occhi e narici che bruciano, mal di testa, nausea e vomito, dermatiti. In particolare nel periodo estivo la situazione degenera, e il tempo di esposizione ai miasmi è talmente prolungato da risultare insopportabile. Ormai siamo prigionieri nelle nostre case“.

Gli abitanti della zona si stanno organizzando per dare vita a un coordinamento permanente, e nel frattempo è partita una raccolta firme per chiedere la delocalizzazione dell’impianto.

L’idea è quella di presidi fissi ogni lunedì alle 18 per tutta l’estate, con l’intenzione poi, a partire da settembre, di organizzarsi e portare la protesta in Campidoglio, all’attenzione dell’Assemblea capitolina.